Apertura sale espositive:

Il prof. Giuseppe O. Longo sul rapporto tra umani e robot

[:it]locandina_longo

Giovedì 7 dicembre 2017 ore 17.30

INGRESSO LIBERO

AUDITORIUM DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LUCCA

Paesaggi del post-umano ovvero La tecnologia e la crisi dell’umano

 Il concetto di post-umano s’inquadra in una prospettiva storica – che comprende i millenari tentativi di costruire l’uomo artificiale e di conseguire l’immortalità. Oggi il post-umano si affaccia sulla scena del possibile attraverso tre modalità molto concrete: la robotica, la simbiosi uomo-macchina e la rete:

– Il robot è un artefatto tutto artificiale: un’intelligenza artificiale dentro un corpo artificiale dotato di organi di senso artificiali.

– Il simbionte uomo-macchina (homo technologicus o ciborg), che consiste in un essere umano potenziato da protesi migliorative.

– La creatura planetaria: unione di tutte le intelligenze umane e artificiali a costituire un’entità supersocietaria dotata di una sorta di ecumenica intelligenza connettiva.

Oggi la tecnologia sta facendo uscire queste possibilità dall’ambito della speculazione per introdurle nella realtà. E ciò pone problemi filosofici e culturali, ma anche etici, sociali e politici.

Nella relazione si presentano i concetti principali relativi al post-umano e si discutono criticamente le implicazioni di questo nuovo stadio dell’evoluzione umana.

 

Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, 2017

 

 

 

 

 

Giuseppe O. Longo (Forlì 1941) dal 1975 al 2009 è stato ordinario di Teoria dell’informazione alla Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Trieste, dove ora è professore emerito. Svolge un’intensa attività scientifica, pubblicando articoli specialistici su riviste italiane e internazionali. Ha introdotto in Italia la teoria matematica dell’informazione, e attualmente si occupa di epistemologia, di intelligenza artificiale, di problemi della comunicazione e delle conseguenze socioculturali dello sviluppo tecnico.  Su questi temi ha pubblicato numerosi articoli e i saggi Il nuovo Golem (Laterza, Roma-Bari, 1998), Homo technologicus (Meltemi, Roma, 2001, Seconda edizione Ledizioni, Milano 2012) Il simbionte: prove di umanità futura (Meltemi, 2003, seconda edizione Mimesis, Udine-Milano, 2013), Homo immortalis. Una vita quasi infinita (con N. Bonifati, Springer, Milano 2012), Bit Bang. La nascita della filosofia digitale (con A. Vaccaro, Apogeo Education, Milano, 2013). Altri suoi saggi sono Il senso e la narrazione (Springer, Milano, 2008) e Il gesuita che disegnò la Cina (Springer, Milano, 2010). Ha curato con E. Carafoli e G. A. Danieli il volume The two Cultures: Shared Problems (Springer, Milano, 2009).

È socio dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e socio corrispondente dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere

Alla ricerca scientifica affianca altre attività: è traduttore, svolge un’intensa attività di conferenziere e di divulgatore. Scrive tra l’altro per “Avvenire”, per l'”Indice”, per “Nuova Civiltà delle Macchine”, per “Prometeo” e per “Mondo Digitale” e collabora alla Rai e alla Radio della Svizzera Italiana.

Ha pubblicato tre romanzi (Di alcune orme sopra la neve, L’acrobata, La gerarchia di Ackermann) e dieci raccolte di racconti, ricevendo molti premi, tra cui il Premio Teramo 2006. Parecchie sue opere sono state tradotte in tedesco, francese, inglese, gaelico e portoghese-brasiliano. È autore di molte opere teatrali, alcune delle quali raccolte in volume (Il cervello nudo). Nel maggio 2007 la Triennale di Milano ha rappresentato quattro suoi drammi di teatro-scienza, dedicati a Lucrezio, Pascal, Babbage e Einstein. Nel maggio 2013 il Teatro del Veneto diretto da Alessandro Gassman ha allestito la mise en espace del suo dramma Farm Hall 45, oggetto anche di una comunicazione all’Accademia Nazionale dei Lincei nel dicembre 2013. Lo stesso dramma è stato rappresentato nel Teatro Puccini di Firenze nel dicembre 2014. È in preparazione una raccolta di drammi dal titolo La scienza va a teatro.

È anche attore e ha tenuto per molti anni un corso di scrittura al Master in comunicazione della scienza della SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste.[:]